Dan Fogler

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Dan Fogler al San Diego Comic-Con International nel 2018.

Dan Fogler, all'anagrafe Daniel Kevin Fogler (New York, 20 ottobre 1976) è un attore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fogler è nato a Brooklyn, New York, il secondogenito di un'insegnante di inglese e un chirurgo.[1]. Fogler è di religione ebraica[1][2] e risiede a Chelsea, New York.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Fogler ebbe il suo primo ruolo di William Barfée all'interno del cast del musical The 25th Annual Putnam County Spelling Bee. Insieme a Sarah Saltzberg e Jay Reiss, fu uno dei creatori originali dello show quando iniziò col nome di C-R-E-P-U-S-C-U-L-E. Nel 2005, Dan vinse: "The Lortel", "Outer Critics", "Broadway World" e "Drama Desk"; fu onorato anche col prestigioso Tony Award al miglior attore non protagonista in un musical per lo stesso ruolo.

Fogler ha recitato in diversi film: Scuola per canaglie, Tutte pazze per Charlie, Balls of Fury - Palle in gioco, Fanboys, Animali fantastici e dove trovarli, Animali fantastici - I crimini di Grindelwald e Animali fantastici - I segreti di Silente. La recitazione dell'attore in Elephant in The Room - per cui è stato anche direttore di produzione - ispirato da Il rinoceronte di Eugène Ionesco è stato accettato al The NY International Fringe Festival 2007. È apparso nel 2003 nel video musicale I Don't Wanna Be Me della band Type O Negative.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Dan Fogler è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Jenelle Riley, Busting Loose, Back Stage, 14 settembre 2007. URL consultato il 15 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2007).
  2. ^ Curt Schleier, Sweet Spell Of Success, The Jewish Week, 2 dicembre 2005. URL consultato il 22 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2007).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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